Perchè le lingue ti danno le ali per spiccare il volo? La risposta è molto semplice: aprono porte per poter comunicare con chiunque tu voglia, e aprono la mente per capire le altre culture.
Chi non apre i suoi orizzonti e rimane nella sua bolla, nel suo paese, con le stesse usanze e tradizioni non saprà mai cosa c’è là fuori, nel mondo. E se non conosciamo la lingua, capiremo solo una parte delle culture straniere. Per non parlare delle opportunità lavorative: moltissime aziende operano a livello internazionale, e richiedono di saper parlare più lingue.
Perché si studiano le lingue
Nella vita di tutti i giorni spesso non ci rendiamo conto di quanto serva e quanto sia importante conoscere diversi idiomi, ma prima o poi il nostro bisogno di comunicare emerge, ed è in quel momento che ce ne accorgiamo. Sono fondamentali sia dal punto di vista personale, sia da quello professionale. Consentono di viaggiare in maniera consapevole, arricchirsi, ma anche di mantenere allenato il cervello e la memoria, sviluppando le attività cognitive, il ragionamento e l’intelligenza verbale.
Potrete anche fare nuove amicizie, capire canzoni straniere, guardare film e serie tv in lingua originale.
Ma passiamo all’ambito lavorativo: la conoscenza di almeno una lingua straniera è un requisito imprescindibile per trovare lavoro all’estero, ma anche in Italia. Esatto, non serve spostarsi in capo al mondo: basta trovarsi ad un semplice colloquio di lavoro in Italia per un’azienda italiana che vi chiederanno le vostre conoscenze linguistiche. E potete stare certi che il candidato con più abilità in questo campo avrà una marcia in più. Dalla piccola azienda della vostra città alle multinazionali, vi verrà sempre richiesta una specifica competenza linguistica. Soprattutto se desiderate lavorare in una multinazionale, probabilmente, sarà sufficiente l’inglese, ma sarà preferibile la conoscenza di almeno un’altra lingua: spagnolo, francese, tedesco, ma anche russo, arabo o cinese! Dipende molto dal settore e dai Paesi con i quali l’azienda intrattiene rapporti commerciali.
I dipendenti che ottengono promozioni, infatti, sono per lo più quelli che parlano almeno due lingue. Secondo uno studio, i lavoratori canadesi bilingui guadagnano dal 3% al 7% in più rispetto ai colleghi che parlano solo l’inglese.
Quando si avvia un processo di internazionalizzazione, conoscere almeno una lingua straniera e la relativa cultura diventa fondamentale per essere competitivi e sapersi approcciare nel modo corretto con i potenziali collaboratori.
L’importanza delle lingue sul lavoro
Esistono circa 7102 lingue, parlate da oltre sette miliardi di persone. La lingua più parlata nel mondo è il cinese mandarino, parlata da più di 1000 milioni di persone in soli 5 Paesi. Poi troviamo l’inglese, anch’esso parlato da circa 1000 milioni di persone sparse, però, in oltre 70 Paesi.
La classifica delle lingue più studiate al mondo, invece, vede naturalmente l’inglese al primo posto e il francese al secondo.
Per raggiungere il successo del mercato globale, infatti, è importante studiare le lingue, oggi più che mai. Oltre ai vantaggi personali, un paese con una buona conoscenza generale dell’inglese porta poi vantaggi all’economia e al commercio, ma anche influenze positive sull’educazione del paese. Le competenze linguistiche facilitano l’accesso ai nuovi mercati, agevolando l’esportazione, il successo commerciale e l’innovazione.
Se non avete l’opportunità di soggiornare all’estero, allora dovrete esercitare la lingua nel vostro paese attraverso dei corsi, in particolar modo consigliamo quelli con madrelingua specializzati. Tra l’altro, esistono corsi creati appositamente per approfondire determinati aspetti della lingua in questione, magari per specializzarsi nel campo in cui dovrete lavorare. Secondo un recente studio, le incomprensioni nate da traduzioni errate hanno ostacolato alcuni importanti accordi internazionali: la difficoltà a comunicare con efficacia può influenzare negativamente la relazione commerciale e il servizio prestato ai clienti.
Questo discorso, quindi, non vale solo per chi lavora nel turismo, ma anche nel marketing, nella tecnologia, nella comunicazione e relazioni pubbliche.
E ancora: nel settore retail e e-commerce, per promuovere i propri prodotti ed espandersi anche all’estero, è necessario un preciso e minuzioso lavoro di traduzione, in quanto i consumatori preferiscono comprare su un sito scritto nella propria lingua. Come emerso da uno studio, raramente gli acquirenti acquistano prodotti da siti che presentano solo la versione inglese. Questo servizio gioca un grosso impatto sia sull’immagine sia sul business dell’azienda.
Il bilinguismo diffuso facilita l’accesso ai nuovi mercati e agevola le esportazioni, e le nazioni che più lo sostengono ne sono l’esempio, registrando chiaramente una serie di benefici, tra cui il successo commerciale e l’innovazione, ma anche l’inclusione di minoranze linguistiche e culturali.
In Italia, purtroppo, siamo ancora lontani da tutto ciò: le aziende hanno difficoltà a trovare giovani che parlino almeno una lingua straniera. Per cui, se volete trovare lavoro, fate la differenza!
Se volete approfondire l’argomento e, allo stesso tempo, ripassare un po’ la lingua, vi lascio qui un articolo (in inglese) che tratta di quanto sia importante e potente il multilinguismo per la crescita economica.
L’inglese è ancora la lingua del futuro?
Globalizzazione, Brexit, evoluzione, scuola, tecnologia: sono tanti i fattori in gioco, in continuo mutamento. Perciò la domanda sorge spontanea: l’inglese è davvero ancora la lingua del futuro? Cerchiamo di rispondere a questo dubbio.
Molti genitori con figli piccoli, oggi, si chiedono se tra qualche anno avrà ancora senso mandare i propri ragazzi a studiare all’estero in Inghilterra, Australia o Stati Uniti, o se bisognerebbe piuttosto puntare su altri paesi in grande crescita, come la Cina, e magari far studiare altre lingue come il russo o l’arabo. Il dubbio è lecito. Tuttavia, queste lingue così complesse farebbero molta fatica a diventare “Idiomi del futuro” proprio a causa della loro complessità, a cominciare dall’alfabeto! Prendiamo come esempio il cinese: per chi non viene da una civiltà asiatica, pronuncia, suono e tonalità sono molto diversi, troppo difficili da acquisire, o comunque si impiegherebbe troppo tempo.
Quindi, torniamo all’inglese: uno studio condotto dal British Council testimonia che essa sia consolidata come “la lingua del futuro”, seguendo le tendenze dei prossimi anni. Nominata anche “lingua ponte”, infatti, ci permette di andare ovunque (o quasi) e riuscire a comunicare, grazie anche alla sua incredibile facilità rispetto ad altre lingue (come quelle precedentemente nominate).
I primati dell’inglese? Lingua della tecnologia di oggi e di domani, dei social media, dell’informazione, comunicazione, giochi e intrattenimento. Televisione, cinema, internet, musica: in questo mondo sempre più globalizzato, l’inglese è ovunque, dai prodotti culturali a quelli sociali ed economici. In questo modo, imparare la lingua è ancora più interessante!
Anche nell’ambito dell’hi-tech, l’inglese conserva saldamente la sua posizione privilegiata e non si vedono possibili concorrenti in grado di poter togliergli il posto. Le più grandi aziende in ambito tecnologico (Microsoft, Apple, Facebook, Google, Amazon, giusto per citarne alcune) sono nate e si sono sviluppate negli Stati Uniti. Volete un esempio banale, ma efficace? Il 66% dei canali YouTube più popolari è in lingua, ovviamente, inglese.
Essendo l’idioma dell’economia globale da anni, le nuove economie (Cina, India, Russia, Brasile) si sono adeguate. Infatti, gli studenti di inglese in Cina aumenteranno del 21,9% dal 2017 al 2022.
Recensioni e Opinioni Corsi Inglese Modena
Come abbiamo detto precedentemente, conoscere una lingua e parlarla fluentemente può essere facile se si va a vivere nel paese madrelingua per un certo periodo di tempo, ma non sempre questa opportunità è disponibile per tutti. Se potete farlo, fatelo, perché è il metodo più efficace in assoluto.
Col crescere delle esigenze lavorative, però, è aumentata anche la richiesta di formazione, sia per ragazzi che per adulti, che magari richiedono aggiornamenti professionali, argomenti specialistici e conoscenze tecniche. Lo stile di vita e l’ambiente lavorativo sempre più competitivo di oggi richiedono un inglese più mirato: per un evento, per un prodotto, per un settore, per una professione specifica.
Ma cosa significa? Significa che quasi sempre una persona, di qualsiasi età, ha bisogno di un corso specifico, adatto alle necessità dell’alunno e fatto su misuro per lui o lei.
Inoltre, spesso l’inglese viene valutato in fase di colloquio di assunzione, ma anche il certificato linguistico è un documento importante per superare la disoccupazione. Attraverso i corsi più validi potrete anche conseguire le certificazioni accettate da tutti gli enti internazionali, basati sul Quadro di Riferimento Europeo.
Se volete affidarvi a docenti madrelingua certificati ed abilitati all’insegnamento (TEFL), alla Oxford school of Languages di Modena sarete seguiti passo per passo. Fondata nel 1979, è una scuola particolarmente qualificata per l’insegnamento delle lingue, in particolare specializzata nella lingua inglese nella lingua tedesca, a tutti i livelli. I programmi didattici vengono sviluppati seguendo le direttive del Council of Europe e danno la possibilità di preparare gli esami internazionali Trinity, Cambridge, Goethe, Alliance FranÇaise e Cervantes.
Abbiamo raccolto l’opinione di alcuni studenti che stanno frequentando i corsi alla Oxford School:
“Ho incontrato professori preparati e molto competenti, che hanno saputo aiutarmi e mi hanno permesso di raggiungere voti ottimi alla fine del mio percorso. Sicuramente tornerei da voi e la consiglierei a chiunque avesse voglia o bisogno di migliorare le proprie competenze linguisitche.”
“La mia esperienza è stata più che positiva! Nonostante mi sia organizzata tardi, mi hanno subito dato una soluzione e trovato la disponibilità per una lezione.”
Un’altra scuola con sede a Modena è Benedict School, fondata a Losanna nel 1928 dal Prof. Gaston Bénédict, docente presso la University of Southern California e Testimonial del Metodo Diretto Comunicativo Bénédict. Nel 1970 la Bénédict School entra in Italia e in pochi anni molte scuole vengono aperte a Modena, Carpi, Sassuolo, Mirandola, Reggio, Bologna, Parma, Mantova, Ostiglia, Genova, La Spezia, Padova, Trieste, Venezia, Mestre, Ferrara, Ravenna, Cortona, Napoli, Pompei, Pomigliano, Campobasso. Insomma, ce n’è per tutti!