Quali sono le lingue più richieste per il futuro

lingue del futuro in italia - Lingue da imparare per il futuro

Ognuno di noi ha delle preferenze linguistiche: c’è a chi piace l’inglese, lingua di mondo, del cinema, della musica, della tecnologia, dal suono familiare e musicale; c’è chi preferisce lo spagnolo, così simile all’italiano, all’apparenza, ma con le sue differenze e peculiarità, il suo suono armonico, che ti permette di comunicare dall’Europa al Sudamerica; alcuni, poi, preferiscono il tedesco, un idioma così forte e d’effetto, che porta alle spalle un abisso di cultura e letteratura, ma che anche oggi rappresenta un pezzo fondamentale e portante d’Europa; infine abbiamo il francese, lingua di letteratura così fine, elegante e particolare, soprattutto per la sua pronuncia raffinata. Qualcuno, però, potrebbe chiedersi se oggi, in una realtà così globalizzata, sia ancora possibile parlare di lingue in un contesto europeo, piuttosto che mondiale. E ancora, se invece del presente vogliamo pensare al futuro, cosa ci aspetta? Forse dovremmo dare più importanza al cinese, al russo, o all’arabo?

Sono domande a cui è difficile rispondere, ma cerchiamo di capire quali sono le lingue più richieste per il nostro futuro, quelle che possono aprire le porte ad un valido futuro professionale e lavorativo.

lingue del futuro in italia - Lingue da imparare per il futuro

Quali lingue studiare per il futuro

Imparare una o più lingue straniere è un’opportunità per crescere e conoscere culture diverse, aprire i propri orizzonti, ma ha anche una funzione prettamente legata al mondo del lavoro, poiché i datori di lavoro, leggendo i vari curriculum, saranno sicuramente più propensi ad assumere chi ha una buona conoscenza di un’altra lingua, e quindi chi sarà in grado di tradurre nel caso ce ne fosse bisogno, o di trattare con clienti stranieri. Ci sono molte probabilità che potrete trovare lavoro proprio grazie a questo!

Ma quale sarà la lingua più utile nel mondo del lavoro? Quali lingue sono più richieste in Italia e nel mondo? Quali lingue è meglio studiare all’università, o in un corso?

Per collegarci a questo tema, vi propongo anche questo articolo che parla più nello specifico dei lavori che richiedono competenze linguistiche.

Attualmente l’inglese è la lingua universale, inutile negarlo. Secondo questo articolo, l’inglese è l’idioma più parlato nel mondo tra madrelingua e non. Se contiamo solamente i nativi, però, la lingua più parlata è il cinese mandarino, mentre la seconda è lo spagnolo. Solo al terzo posto, poi, troviamo l’inglese. Questa classifica è data dalla numerosissima popolazione cinese, ovviamente. L’inglese, quindi, è la più parlata al mondo nel senso che è la più conosciuta, tenendo conto di tutte le persone che la parlano come seconda o terza lingua in tutto il globo, ovvero in ben 146 paesi, contro i soli 38 del cinese mandarino (per lo più concentrati in Asia).

Per approfondimenti delle lingue in Europa, vi lascio questi due link: “La terza lingua europea, francese o spagnolo?” e “Le lingue più importanti d’Europa a colpo d’occhio”.

Quindi, ad oggi, l’inglese è la lingua più conosciuta, data anche la sua semplicità, soprattutto dei verbi (basti pensare alla quantità di tempi verbali che abbiamo noi in italiano, rispetto alla lingua anglosassone). Essa è utilizzata per lo scambio di informazioni, per gli incontri internazionali, per gli affari e il commercio, ma anche per comunicare su internet. Ci sono moltissimi prodotti culturali e sociali in lingua inglese: televisione, cinema, musica, spettacolo, social media. Fattore non poco importante è anche il fatto che rimane la lingua più studiata al mondo, in quasi tutti i paesi (in alcuni è seconda lingua obbligatoria), fin dai primi anni di nascita. Per questo motivo, si può pensare che anche nel futuro rimarrà molto diffusa. Nonostante ciò, non sempre la scuola pubblica porta gli studenti ad un livello adeguato per il mondo del lavoro, perciò sempre più genitori si rivolgono a lezioni o corsi privati, ovvero a forme integrative di studio, che variano con l’età e che possono durare anche tutta la vita.

imparare inglese per il futuro

L’inglese, inoltre, è la lingua dell’economia globale: le nuove economie (Cina, India, Russia, Brasile) si sono adeguate. O almeno per ora. Ma qual è la lingua del futuro? Una stima è stata fatta in questa ricerca, mettendo a confronto i parlanti delle varie lingue nel mondo nel corso degli anni, cercando di ipotizzare una possibile classifica dell’anno 2050, con lo scopo di aiutare a prepararsi per il mondo che verrà.

 I risultati mostrano che il cinese mandarino sarà parlato da circa 1,2 miliardi di parlanti madrelingua, quindi subirà una crescita. Nonostante ciò, si continuerà a parlare principalmente solo in Cina. Inoltre la popolazione cinese ha capito l’importanza dell’imparare altre lingue al fine di integrarsi con successo nell’economia globale, perciò molto probabilmente non sostituirà l’inglese come lingua “ponte” per la comunicazione internazionale globale. Come spiegano gli esperti, i cinesi appartenenti alla classe media vogliono essere sicuri che i loro figli diventino cittadini del mondo. Per questo motivo vogliono assicurarsi che imparino a parlare fluentemente l’inglese fin da piccoli. Inoltre, non tutti i sistemi educativi dell’occidente offrono l’opzione di studiare mandarino.

imparare cinese per il futuro

Potremmo concludere, quindi, pensando che l’inglese rimarrà la lingua del futuro per ancora un periodo di tempo molto lungo. Nonostante questo, la Cina è una delle protagoniste indiscusse della scena mondiale: la sua espansione economica procede spedita da ormai 40 anni, quindi è e sarà senza dubbio il Paese più potente al mondo per quanto riguarda il settore economico. Se il PIL della Cina dovesse superare quello degli Stati Uniti, si assisterebbe a un boom della lingua cinese non indifferente e studiare il cinese potrebbe rappresentare un valore aggiunto per parecchie figure lavorative, ampliando i propri orizzonti per comunicare più agevolmente, proprio a causa della sua influenza a livello globale. Insomma, potrebbe essere un vero e proprio investimento per il proprio futuro.

Prima di iniziare questo lungo percorso didattico, però, è bene tenere a mente che il cinese non è una lingua semplice e che esistono centinaia di varianti linguistiche. Al suo interno è possibile individuare differenti gruppi di dialetti: si distinguono dalle 7 alle 15 famiglie di dialetti diversi.

E le altre lingue? Non potendo avere la sfera magica, sicuramente non possiamo escludere altri idiomi come lo spagnolo, il francese o il tedesco. Degli esempi? Con l’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea, gli Stati membri dell’organizzazione di Bruxelles stanno pensando di sostituire l’inglese con il francese. Molte delle sedi Ue si trovano tra il Belgio e la Francia e la lingua francese risulta essere la più apprezzata nel campo della diplomazia internazionale, anche perché l’UE, ovviamente, dialoga anche e soprattutto con nazioni esterne di importanza rilevante.

Per non parlare dello spagnolo, parlato da circa 500 milioni di persone al mondo diffuse in tutti i continenti della Terra. Nelle Americhe moltissime aziende utilizzano lo spagnolo come lingua del business. Secondo il British Council, il 34% delle imprese del Regno Unito dichiara che lo spagnolo si è rivelato utile per le attività commerciali, perché è la lingua parlata in alcuni dei mercati in crescita e in altre nazioni emergenti dell’America Latina.

Quali sono le lingue più facili per un italiano?

Qual è la lingua più simile all’italiano? La risposta è sicuramente lo spagnolo, poiché la stessa origine e un suono molto simile. Il lessico e la grammatica per noi italiani non sono complesse da comprendere e studiare, e nemmeno la costruzione della frase. Infatti, anche se non si ha mai studiato la lingua, è possibile comprendere gran parte di un discorso in spagnolo. Un altro idioma non troppo diverso dal nostro è il francese, che però presenta suoni e pronuncia molto differenti.

Al contrario, le lingue in assoluto più complesse da studiare per noi italiani sono sicuramente il cinese, il giapponese e l’arabo, anche solo a partire dal loro alfabeto.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Oxford Blog- Scuola di lingue Modena