Il latino è una lingua morta? Il latino è ancora insegnato nelle scuole? Perché? A cosa può servire?
Ebbene sì, il latino è ancora insegnato in molti indirizzi scolastici, come ad esempio al classico, ovviamente, ma anche al linguistico o al liceo scientifico. La motivazione è molto semplice: è estremamente utile e comporta molteplici benefici. Ma quali sono i vantaggi di conoscere il latino? Come può questa lingua, ormai da anni inutilizzata, migliorare la tua comprensione grammaticale? Se volete scoprire tutte queste utili curiosità, continuate a leggere l’articolo.
L’utilità del latino
In passato questa lingua era quella ufficiale dell’impero romano, perciò era diffusa e parlata in un territorio vastissimo e da tantissime persone: proprio per questo, essa ha influenzato tutte le lingue successive. Il latino è il fondamento della nostra cultura: non si studia per imparare il latino, ma si studia per imparare a studiare, ad analizzare, e per capire il presente. Allarga gli orizzonti linguistici e rappresenta le nostre radici, ci ricorda chi eravamo e da cosa veniamo. La conoscenza del latino, infatti, permette di apprezzare meglio alcuni aspetti della realtà, permette di comprendere il presente come epoca figlia di un passato. Le nostre tradizioni hanno origine nella storia e nella cultura romana, soprattutto in termini di senso dell’unità e del popolo, della civiltà, della società, ma anche della bellezza, del ragionamento, dell’arte, della filosofia.
Altre utilità nascoste dell’apprendimento del latino sono sicuramente lo sviluppo della logica e del ragionamento, soprattutto grazie alla complessa sintassi della lingua, ma anche la comprensione di grandi opere della letteratura latina, come quelle di Virgilio o di Cicerone, che portano a loro volta alla comprensione delle nostre radici e della nostra cultura.
La traduzione e la comprensione dei testi latini aiutano a sviluppare abilità e fanno accrescere competenze trasversali e soft skill come l’attenzione per i dettagli, la predisposizione al problem solving e la capacità di gestire informazioni complesse.
Il latino come base per l’apprendimento di altre lingue
Il latino, come abbiamo già detto precedentemente, è la base comune di tutte le lingue romanze, che infatti presentano dei tratti comuni a livello grammaticale, sintattico e lessicale. Lo studio di questa lingua estinta, ma che unisce molte realtà linguistiche diverse, quindi, può essere molto utile, facilitando l’apprendimento di una seconda lingua, specialmente se di origine europea.
Ma quali lingue sono più facili da imparare se si conosce il latino? Le lingue romanze (dette anche neolatine) sono le lingue derivate dal latino, e le principali sono: l’italiano, lo spagnolo, il francese, il portoghese e il romeno. Esse sono l’evoluzione diretta del latino volgare (non classico), ovvero quello parlato dalla maggior parte della popolazione, che si è formato a partire dalle varietà linguistiche presenti nell’Impero romano. Più di un miliardo di persone, ad oggi, ha come lingua madre una lingua romanza.
Perciò imparare il latino è molto utile perché si possono trovare numerosissime similitudini tra le varie lingue, soprattutto in ambito lessicale: basti pensare alla radice delle parole di lingua romanza, che sono spesso la stessa. Un esempio? La parola “acqua”: in latino “aquam”, in spagnolo “agua”, in portoghese “água”, in francese “eau”, in rumeno “apă”.
Volete un altro esempio perché non siete convinti? Il sostantivo “sole”: in latino “solem”, in spagnolo “sol”, in portoghese “sol”, in francese “soleil” e in romeno “soare”.
Grazie a questi piccoli esempi, si può intuire facilmente quanto può essere utile sapere il latino per imparare altri idiomi, anche solo per ricordarne meglio il vocabolario!
Ma qual è il grado di evoluzione di queste lingue neolatine? Quanto si discostano dalla loro lingua originaria? Da uno studio è nato un dato sicuramente molto interessante: la lingua sarda sarebbe quella che meno si discosta dal latino (solo dell’8%), mentre la seconda lingua più simile al latino sarebbe proprio l’italiano!
Il latino è utile solo per l’apprendimento di lingue romanze o anche per altre lingue?
Come già ampiamente spiegato nei paragrafi precedenti, il latino serve ad aprire la mente e ad imparare a ragione, perciò è utile a prescindere. Ma oltre a questo, è utile anche per imparare una lingua che neolatina non è, ma che presenta in ogni caso 2 similitudini importanti: il tedesco. La lingua germanica in questione, infatti, condivide molte caratteristiche con il latino: la struttura sintattica (ad esempio nel preterito composto, o la sintassi delle subordinate che hanno il verbo finito alla fine); i casi da declinare, ovvero il nominativo, genitivo, dativo e accusativo che sono presenti in entrambe le lingue; per finire, i tre generi (maschile, femminile e neutro).
Nonostante il lessico di queste due lingue sia estremamente differente, poiché il tedesco non ha radici che derivano dal latino, la loro struttura è molto simile e la logica nel costruire una frase può essere estremamente similare nei due idiomi.
Consigli per studiare il latino in modo efficace
Anche se queste motivazioni potrebbero sembrare insufficienti agli studenti che preferiscono approcci di apprendimento più pratici e meno noiosi, il latino offre anche la comprensione del presente come risultato del passato. Lo studio della letteratura, civiltà e lingua latina permette di approfondire e apprezzare le proprie radici, comprendendo ciò che collega l’uomo moderno alla sua storia e riconoscendo le trasformazioni che si sono verificate nel corso dei secoli.
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Inoltre, quasi tutte le letterature studiate a scuola hanno avuto influenze dal latino e dai suoi autori. Così come con le lingue, la conoscenza della letteratura latina aiuta nella comprensione e nello studio degli scrittori italiani e stranieri. Tra l’altro, oltre alla letteratura, anche molti termini scientifici, medici e giuridici derivano dal latino. Conoscere il latino ti consente di comprendere meglio e memorizzare tali termini, che sono spesso utilizzati in discipline come la medicina, la biologia, la chimica e il diritto.
Ma come si studia il latino? Innanzi tutto ti consigliamo di seguire un corso condotto da un docente professionista, perché essendo una lingua estinta è molto più complesso fare da autodidatti. Se vi trovate a Modena e dintorni, potete affidarvi all’Istituto Europeo o all’Istituto Dante Alighieri.
Inoltre, per iniziare col piede giusto vi consigliamo sicuramente di munirvi di un buon manuale di lingua latina, magari consigliato dal docente, anche se i testi standard per liceali e universitari vanno sempre bene, sia come primi manuali che come manuali integrativi. Due esempi sono il Tantucci e il Bignami.
Un secondo materiale indispensabile è sicuramente il dizionario. Come si può pensare di tradurre dal latino senza un prezioso dizionario? Diventerà il vostro migliore amico, perciò consigliamo di investire su uno di qualità e che possa durare nel tempo. Anche in questo caso ce ne sono molti validi in commercio, come il Campanini Carboni, molto preciso, il Paravia Primum, piccolo, maneggevole, più economico, per una consultazione agile, e infine il Conte Pianezzola Ranucci, un buon supporto grammaticale.
Oltre a questi strumenti indispensabili, consigliamo sempre di capire il senso di quello che si sta studiando, o leggendo, o traducendo. Solo così sarà possibile imparare il latino ed entrare in quel mondo magico della nostra cultura e delle nostre radici!